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LAMPEDUSA OASI  NATURALISTICA  DI  VALORE  INESTIMABILE

Isole Pelagie - Provincia : Agrigento - Abitanti 5725 -Superficie 26 km - 

Dal punto di vista geologico, Lampedusa è un pezzo di Nord Africa alla deriva, dove vivono numerose specie animali e vegetali tipiche solo del Maghreb. Un tempo l'isola era coperta da una fitta e rigogliosa macchia e foresta mediterranea popolata da cinghiali, volpi, tartarughe terrestri, capre selvatiche, e persino da un cervo di taglia piccola, simile a quello sardo. Vi nidificava la gru, il pellicano era un habituè e, lungo le coste, prolificava una ricca colonia di foche monache. Oggi gran parte di quella ricchezza é scomparsa, ma sulle pareti a picco della parte settentrionale dell'isola costruiscono il loro nido coppie di falchi della reggina. La spiaggia dei conigli, protetta da una Riserva naturale, è uno degli ultimi luoghi di deposizione delle uova da parte della tartaruga marina. Da tutto il mondo arrivano volontari per proteggere la corsa delle tartarughine appena nate verso il mare. Da via Roma, la strada principale del centro, si scende al porto e si arriva alla spiaggia della Guitgia. La strada poi continua verso cala Croce e la sua piccola spiaggia. Da qui si raggiunge l'incrocio e si svolta per arrivare seguendo paralleli alla costa immersi in un paesaggio brullo. Si raggiunge così il santuario della Madonna di Porto Salvo, le cui prime notizie risalgono al Cinquecento. Si tratta di un luogo sacro venerato da più religioni: nella grotta, cristiani e mussulmani avevano il loro tempio dedicato ai naufraghi, cui lasciavano viveri e acqua. La Madonna di Porto Salvo è patrona dell'isola, e il 22 settembre di ogni anno si celebra in suo onore una grande festa popolare. A circa quattro chilometri dal santuario, parte la stradina sterrata che conduce in direzione dell'isola dei Conigli. Si può raggiungere a piedi un punto panoramico sulla spiaggia e l'isola. Un altro sentiero più ripido conduce fino alla spiaggia. Proseguendo il giro attorno all'isola, dopo una decina di chilometri si raggiunge il colle Albero Sole, che con i suoi 133 metri è il punto più alto dell'isola, da cui si ammira in tutta la sua bellezza il faraglione della Vela. Prendendo al primo bivio la strada a desta, si arriva alla Casa Teresa abitazione rurale ottocentesca con il forno, l'ovile, la cisterna dell'acqua. Altro panorama da non perdere è quello di Capo Grecale e del suo faro. Dalla sommità della falesia si gode una vista mozzafiato che spazia da Cala Calandra a Cala Creta. Vicino a quest'ultima si trova Cala Pisana, la spiaggia più riparata nei giorni in cui imperversa il maestrale. Agli appassionati sub armati di macchina fotografica, il fondale offre moltissime ed emozionanti sorprese. Perfino le acque del porto ospitano una discreta quantità di pesci. Ad Aprile, al largo di capo Grecale, si possono osservare Balene e Capodogli. Mentre nei fondali di Lampione può capitare di vedere il famigerato Squalo, oltre a delfini e tartarughe marine. Saraghi e Ricciole abbondano un pò ovunque ma soprattuto intorno alla grotta di Taccio Vecchio, sul versante settentrionale di Lampedusa. A capo Grecale, scendendo a una cinquantina di metri di profondità, è possibile osservare aragoste e multicolori pesci pappagallo, che arrivano fin qui dal Mar Rosso attraverso il canale di Suez. Magnifiche gorgonie, coralli, e vaste distese di posidonie, madrepore e spugne si possono vedere un pò ovunque, mentre banchi di sgombri e di pesce azzurro vagano al largo alla ricerca di plancton. Inoltre, in un fondale poco conosciuto, a cinquanta metri di profondità, sub esperti possono visitare il relitto di una nave affondata durante la Seconda guerra mondiale.

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